Un uomo senza una donna al suo fianco è ancora un uomo?
Lo è, ma si sentirà solo, nonostante si trovi in mezzo a una folla urlante.
Lo è, ma sarà incompleto, a metà, come se a una macchinetta del caffè mancasse il filtro per far salire il caffè.
Lo è, ma non saprà dove si troveranno gli asciugamani, le pentole e i calzini che lei ha ordinatamente disposto, anche se potrebbe cercarseli da solo, anche se potrebbe sistemarseli da solo.
Lo è, ma gli mancheranno i suoi immensi abbracci, le sue inespugnabili convinzioni – giuste o sbagliate che siano -, le sue cangianti lune, le sue intelligenti parole, i suoi baci colmi di passione, le sue dolci carezze, il suo essere semplicemente presente.
Lo è, ma gli mancherà l’altra metà del cielo – azzurra o grigia che sia -, la sua mascolina femminilità, la sua ossessiva precisione, il suo caotico ordine.
Lo è, ma la notte si girerà e si rigirerà nel letto, incapace di addormentarsi, perché non sentirà i suoi assonnati respiri, non sentirà il suo caldo corpo accanto al suo, non la potrà osservare al buio mentre dorme tranquilla accanto a lui.
Lo è, ma non si ricorderà più cos’è amare e sentirsi amato.
Lo è, ma gli mancherà la sua immensa forza per affrontare le sfide di tutti i giorni.
Sì, forse un uomo senza una donna al suo fianco è ancora un uomo, ma gli mancheranno quel guizzo e quel sorriso che renderanno la sua giornata piena di significato.
Diamo alle donne presenti nella nostra vita il valore che si meritano, oggi e ogni giorno. Non solo l’8 marzo.
Io mi impegno ogni giorno a farlo, anche se a volte ancora non so dove si trovano i calzini, gli asciugamani e le pentole…
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