Gli asini non volano. Gli asini ragliano. Perché se volassero e non ragliassero forse ci renderemmo conto di quanto straordinario è il mondo che ci circonda, di quanto straordinaria è la vita che ci è stata donata. Anche se ci sono delle cose che non ci piacciono, è tutto straordinario.
Già solo il fatto di poterci alzare dal letto dopo esserci affidati alle braccia di Morfeo ogni notte è qualcosa di straordinario. Già il fatto di potersi muovere, parlare, mangiare, fare l’amore, guardare, vedere, ascoltare, toccare, ridere e sorridere è qualcosa che non ha eguali.
Ma allora perché gli asini non volano? Perché gli asini ragliano? Perché forse nemmeno loro si rendono conto del fatto che – a seconda del padrone che si ritrovano – potrebbero vivere una vita meravigliosa. E allora perché noi esseri umani ci lamentiamo così spesso? Forse perché non ci rendiamo conto che il padrone che ci ritroviamo è quello che abbiamo in mezzo alle orecchie: il nostro cervello! Non ci rendiamo conto che possiamo sempre scegliere, qualsiasi cosa accada.
E allora ci mettiamo a ragliare. E non voliamo, nemmeno noi.
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